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Comunicati
 
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI & SICK TAMBURO INSIEME SUL PALCO
Dall'11 dicembre, l'Italia vista da dietro la maschera
Tre allegri ragazzi morti & Sick Tamburo team up (Dicembre, Pordenone spacca!)
http://www.treallegriragazzimorti.it/2014/10/13/tre-allegri-ragazzi-morti-sick-tamburo-team-up/#l-content

LA TEMPESTA AL RIVOLTA
Sabato 6 dicembre, al Rivolta di Marghera (VE), la quarta edizione del festival de LA TEMPESTA DISCHI... La Tempesta al Rivolta sarà... 12 gruppi, uattro palchi, dj set di Brunori sas, Paolo Baldini con i sui Dubfiles, spazi espositivi e altro ancora
https://www.facebook.com/events/785098824881278/


MANAGEMENT DEL DOLORE POST OPERATORIO
A dicembre nuove date
https://www.facebook.com/managementdeldolorepostoperatorio

PAN DEL DIAVOLO
dal 1 novembre riparte il tour della band siciliana per il live del loro ultimo disco FOLKROCKABOOM
https://www.facebook.com/pages/il-Pan-del-Diavolo/231362362189


PATTI SMITH A BERGAMO
prima data del tour acustico
1 dicembre
al teatro Creberg.....
leggi qui il comunicato

UNIVERSAL SEX ARENA
ROMANCITYSM
La Tempesta International

Universal Sex Arena è voce, due chitarre, basso, due batterie.
Romancitysm è il secondo album della band.ed è un concept album sulla città, entità femminile che genera vita e racconta i suoi pro¬cessi, meccanismi, sistemi.
I Poliritmi, le canzoni, la strada e la performance sono il carburante che alimenta Universal Sex Arena e Romancitysm.
Tutta la produzione artistica (dalla pre-produzione all’ingegnerizzazione) è stata curata da Marco Fasolo (Jennifer Gentle).
Risultato? Sette canzoni: stregonerie punk rock che guardano il Mediterraneo dal sud, soul-ravers, ballate per camera da letto.



BEATRICE ANTOLINI
“BEATITUDE”
La Tempesta International
“Esiste il piacere ed esiste la beatitudine. Abbandona il primo per possedere la seconda”. (Gautama il Buddha). La critica l’adora e la considera musicista dal talento multiforme ed unico nel panorama musicale italiano. Il pubblico, grazie alla sua fittissima attività live, pure. Partecipazione al 1 maggio nel 2008, premio PIMI come miglior artista solista del 2009. La sua immagine e la presenza sul palco, nel 2011, catturano l’attenzione di una regina della musica internazionale come Lydia Lunch, che la vuole in suo progetto (Sister Assasin). Dopo Vivid, album del 2013, ritorna in scena con un EP di 5 brani per La Tempesta International.

DADAMATTO
“ROCOCÒ”
La Tempesta Dischi
Attivi dal 2005, per questo loro nuovo album (il quarto), dopo aver aperto diversi concerti per Massimo Volume, si fanno produrre da colui che ha messo le mani su Aspettando i barbari (ultimo disco di Clementi & C.); Marco Caldera. Approdano alla label La Tempesta Dischi. Sfornano un disco sempre sorprendente, sognante… Come dicono loro nel comunicato, tra opulenze classicistiche ed erotiche, di gusto cortigiano, mattini prog, sperimentazioni cromatiche. Copertina di Maria Antonietta.


“JÜ MEETS MØSTER”
RareNoise Records
L’incontro fra il sound vigoroso ed underground del trio ungherese JÜ (ovvero la chitarra infuocata di Ádám Mészáros, il basso fuzz di Ernö Hock ed i poliritmi del batterista Andras Halmos) con il suono estatico del sassofono del norvegese Kjetil Møster è una collisione di mondi musicali solo all’apparenza distanti. Missato da Bill Laswell, si pone come un ponte ideale fra un jazz estatico e free, memore della lezione di John Coltrane, Pharoah Saunders ed Albert Ayler ed un jazz-rock strumentale con momenti noise.

MOLÈ
“RGB”
RareNoise Records
A poco più di due anni dall’uscita, tornano i messicani MOLÈ, in trio con il bassista di NYC di origine giapponese Stomu Takeishi. “RGB” riprende la grammatica di “What’s The Meaning?” ma mette a fuoco maggiormente l’interazione ritmica fra pianoforte e batteria, da sempre marchio di fabbrica dei MOLÈ, capaci di spaziare dal jazz al rock al drum’n bass e le invenzioni melodiche di Aanderud.

POLAR FOR THE MASSES
“#UNAGIORNATADIMERDA“
Tirreno Dischi
I Polar For The Masses usciranno il 7 novembre con il nuovo album, esclusivamente in vinile, per Tirreno Dischi. Il titolo del lavoro, #UnaGiornataDiMerda, rende bene l'idea di punk, rock, noise, ira e sarcasmo che la band ti spara dritto in faccia. Attitudine oltre le mode.

DEMOMODE
“OU”
DCave Records
Ou è il quarto disco per la band siciliana. Un gruppo che, grazie anche all’incontro con Daniele Grasso (produttore storico della scena indie rock siciliana), con questo album raggiunge quel suono “in your face” che li contraddistingue nei loro live set. 10 brani di nuovo rock’n’roll da urlo. Ascoltare “Codici” (lanciato quest’estate da XL) per credere. Non avrebbe potuto essere altrimenti. Perché OU "è un'esclamazione ed una forma onomatopeica molto sicula. La si usa in situazioni di stupore e meraviglia, di rabbia, di ironia. I DEMOMODE hanno scelto la parte urlata di "OU", la parte che esce fuori in maniera prepotente, che fa rumore e che ha molto da dire.

MERCUTIO
“BACK TO NOWHERE”
Mazepa Records
Mercutio è una nuova band anglo italiana. “Back to Nowhere”, disco ben costruito su un power rock con aperture pop molto efficaci, ha dalla sua un nome che ha fatto la storia del rock come Alan Moulder (già produttore di band come Foo Fighters, Arctic Monkeys, Alice in Chains e altri).


OD FULMINE
OD FULMINE
Greenfog Records/The Prisoner Records

Vengono da esperienze diverse; Meganoidi, Numero 6, Esmen. Ora tutto converge in Od Fulmine.
Rock d'autore che fonde bene l'indie rock urgente americano degli anni '80-'90 con la tradizione cantautorale italiana. Hanno detto di loro che sono “in bilico tra gli Husker Du e Luigi Tenco” ed effettivamente il suono va in quella direzione... le liriche narrative e visionarie di Mattia Cominotto completano questo primo omonimo disco.


OBAKE
MUTATIONS
RareNoiseRecords

Obake al secondo episodio (dopo l’esordio di 3 anni fa) è un quartetto in cui Eraldo Bernocchi (personaggio di culto della musica contemporanea italiana), con il supporto di Lorenzo Esposito Fornasari (voce), Colin Edwin dei Porcupine Tree (basso elettrico) e Balazs Pandi (batteria di un gruppo cult come Merzbow) danno vita a un disco che è un macigno perfettamente in bilico tra dub, elettronica, industrial, il tutto filtrato da una marcata attitudine al metal, al grindcore.


PAOLO BALDINI Dub Files
La tempesta International

Ha curato gli ultimi due album dei Tre Allegri Ragazzi Morti, ma soprattutto, è il produttore di punta per il reggae in Italia. Paolo Baldini ama da sempre il reggae in i tutte le sue forme, dal roots fino alla dubstep. Del reggae italiano e di quello nato in Italia ma che si ascolta nel mondo. Di Alborosie e degli Africa Unite, e di tutti gli altri con cui ha lavorato. E ora arriva Dub Files. Il progetto DubFiles esordisce a inizio 2013 ed inizialmente si compone di una serie di video, pubblicati in rete ( con centinaia di migliaia di visualizzazioni al momento). Molti gli ospiti di caratura internazionale. Alla voce
troviamo Jacob, L.O. e Jules I dei Mellow Mood, Andrew I, Forelock (voce dei sardi Arawak) e lo spagnolo Sr. Wilson, tutti componenti del team a geometria variabile che accompagna Baldini nelle
trasposizioni live del progetto. Ospiti speciali, la superstar portoghese Richie Campbell, il musicista australiano Dub Fx ed il rapper inglese Rawz.


PLAYONTAPE
THE GLOW
La Rivolta Records

Secondo lavoro, dal titolo "The Glow" (La Rivolta Records / SELF) per PLAYONTAPE. Il disco sancisce una evoluzione della band leccese, attiva dal 2009, verso un sound più elettronico e curato, avvicinandosi a sperimentazioni d'oltremanica. Le liriche trattano la disillusione e la perdita dei valori, di un amore tormentato e mistico, e della speranza rappresentata da quel bagliore di luce (THE GLOW) di cui siamo sempre alla ricerca.


DEMOMODE
OU
Etichetta; Dcave Records

Ou è il quarto disco per la band siciliana. Un gruppo che, grazie anche all’incontro con Daniele Grasso (produttore storico della scena indie rock siciliana), con questo album raggiunge quel suono “in your face” che li contraddistingue nei loro live set. 10 brani di nuovo rock’n’roll da urlo. Ascoltare “Codici” (lanciato quest’estate da XL) per credere.
Non avrebbe potuto essere altrimenti. Perché OU "è un'esclamazione ed una forma onomatopeica molto sicula. La si usa in situazioni di stupore e meraviglia, di rabbia, di ironia. I DEMOMODE hanno scelto la parte urlata di "OU", la parte che esce fuori in maniera prepotente, che fa rumore e che ha molto da dire.






  
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